EMOTICON PRIMITIVE E D'AVANGUARDIA



Emoticon.Alphabet Acrilico su Gesso inciso su tavola. 2007 Dettaglio.
Le semplici figure antropomorfe inscritte in un cerchio sono una particolare interpretazione delle emoticon che le mette in relazione con i codici segnici elaborati dagli artisti del XX secolo. In un certo senso si tratta di emoticon astrattiste, futuriste, dadaiste, surrealiste…

La scrittura creativa delle Emoticon è stata per molti versi anticipata e prefigurata dalle scritture artistiche delle avanguardie del XX secolo.
Analizzando l’arte moderna, appare evidente che gli artisti delle avanguardie storiche, come Picasso, Kandinskij, Mirò, staccandosi dalla tradizione pittorica, avessero sviluppato dei sistemi iconici personali. Il corpus di ogni artista moderno è riconducibile ad una sorta di pittografia espressiva, un alfabeto individuale di grafemi, colori, simboli.


Laboratorio virtuale di Emoticon Art. Rendering. 2009.

L’arte moderna, come l’arte preistorica, ha ideato infinite versione del volto umano.
Le maschere africane hanno talmente impressionato Picasso da scatenare in lui la rivoluzione cubista, che ha fondato l’arte moderna del XX secolo. La stessa fantasia creatrice può essere applicate alle scritture figurative delle emoticon. Le opere degli artisti moderni proliferano di figure essenziali fatte di pochi segni, che possono offrire innumerevoli spunti per la creazione di Emoticon.


Emoticon tratte dall’arte moderna riprendono elementi astratti
dalle varie avanguardie novecentesche.


Emoticon tratte dall’arte tribale reinterpretano maschere primordiali.

In sostanza ogni emoticon può essere pensata come un piccolo dipinto in cui il colore e il segno pittorico assecondano l’emozione espressa dalla figura. Si tratta di minuscoli dipinti animati, che immettono il linguaggio dell’arte astratta all’interno del mondo delle Emoticon.

E’ possibile sperimentare varie direttrici di ricerca, partendo dai codici artistici nei linguaggi delle avanguardie, applicando alle Emoticon le soluzioni pittoriche più interessanti a livello espressivo.
Emoticon NeoFuturiste, Neocubiste, Neoastrattiste, Neosurrealiste, Neodadaiste, NeoPopart etc…
I segni creati dalle avanguardie tornano attuali e si misurando con i pittogrammi dei teenager. I “punti, linee, superfici” di Kandinskij, l’universo figurativo di Klee, i colori primordiali di Mirò, la pittura gestuale dell’informale, i simboli del Surrealismo, possono dare vita ad una fertile sperimentazione sui segni digitali.

Spesso si scopre che i codici segnici creati dagli artisti moderni  hanno precisi riferimenti ai sistemi pittografici delle antiche civiltà.Alle scritture extra alfabetiche degli Egizi, dei Sumeri, dei Maya, dei Cretesi, è possibile associare i codici pittorici di Matisse, Max Ernst, Mirò o Picasso. Le avanguardie, cercando di andare oltre la civiltà occidentale trasgrediscono il suo tradizionale sistema di scrittura, l’alfabeto,
sperimentano nuove scritture visive ed espressive. E riscoprono un linguaggio antico come l’uomo, la pittografia. Come oggi fanno i teenager con le Emoticon. In un certo senso la ricerca del segno primario dell’arte moderna, che la accomuna all’arte infantile e primitiva, può essere interpretata come la ricerca di una nuova pittografia, che anticipa le attuali pittografie di massa digitali.



NeoPaleo Codex. Stampa su carta pergamena, 1988.
Nella lista di figure superiore si riconoscono i codici pittografici delle grandi civlità del passato, come quella egizia, sumerica, maya o cretese, in quella inferiore sono raccolti le pittografie degli artisti moderni, come Matisse, Max Ernst, Mirò, Picasso…

La ricerca antropologica ha da tempo identificato anche nelle più antiche pitture rupestri delle vere e proprie frasi, con soggetto, verbo, complemento, e attributi. Il Paleolitico ha sviluppato un codice globale di pittogrammi con un alfabeto e una sintassi comuni in tutto il mondo.
Lo stesso alfabeto e la stessa sintassi universale su cui si basa il successo delle emoticon.

La riscoperta dei segni delle varie civiltà è un gesto interculturale che ridà ad essi una nuova vita nella società dell’informazione. E’ la premessa per la costruzione di un linguaggio globale che trae elementi da tutte le culture. Nella civiltà globale i segni dell’arte africana si sono già imposti un ruolo di rilevo nell’evoluzione artistica moderna, come i ritmi africani.  Lo stesso sarà per gli ideogrammi cinesi.


Tribal Emoticon. Acrilico e gesso su cartoncino. 2008.
La semplicità formale delle faccine digitali le può avvicinare alle maschere primitive, in cui i tratti del viso sono risolti sommariamente con linee e punti. Tale essenzialità dell’arte primitiva ha attratto gli artisti moderni come Picasso, sta all’origine delle ricerche del XX secolo e non può essere trascurata dall’arte digitale del XXI secolo, che nella ricerca di forme globali spesso recupera immagini tribali.

La riscoperta dei segni pittografici delle varie civiltà immette nei flussi di comunicazione delle nuove generazioni elementi interculturali, contribuendo alla formazione di una civiltà globale aperta agli influssi delle diverse culture.




L’uso dell’arte primitiva da parte di Picasso e degli artisti moderni ha anche questo significato: l’inserimento nella nostra società dei segni propri delle altre culture, per dare forma ad una società globale policentrica.

 

 





























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