Emoticon, ideogrammi cinesi e icone informatiche



China Alphabet. Pittura acrilica su tavola, 2006. Dettaglio.
In questa tavola la calligrafia cinese è applicata alle icone del mondo digitale.

Per comprendere la portata di questo nuovo sistema di scrittura occorre cambiare
il nostro punto di vista e allargare le nostre vedute, guardando anche al di là della cultura alfabetica occidentale, in oriente,  nelle civiltà che ci hanno preceduto,
nelle forme più avanzate di ricerca artistica e tecnologica.

 

ALCUNE BUONE IDEE… CINESI
L’affermazione di un dizionario visuale universale è un concetto innovativo, forse addirittura rivoluzionario per la nostra civiltà alfabetica, abituata a pensare solo in termini fonetici: le lettere rappresentano solo suoni. I nostri dizionari sono liste di parole ordinate ed espresse secondo l’alfabeto, e non riusciamo nemmeno a ipotizzare un dizionario in immagini.
Eppure esistono altre culture, tutt’altro che secondarie,
in cui le parole e i segni sono organizzati in modo diverso.
In Cina, ad esempio, esistono dizionari e tastiere iconiche.

Come funzionano gli ideogrammi della scrittura cinese?
La loro logica può aiutarci a comprendere l’evoluzione multimediale della scrittura?

Nella scrittura cinese possono esserci diverse parole per esprimere il concetto di uomo,
che viene rappresentato con un solo ideogramma:



Nel vasto territorio cinese esistono numerosi dialetti, diversi tra loro come l’Inglese, il Danese e il Tedesco: a Pechino l’ideogramma si pronuncia rén, a Shangai nin, a Canton yan. Duemila anni fa, Confucio avrebbe pronunciato l’ideogramma di “uomo” in modo diverso, ma la figura è rimasta la stessa. Infatti in tutto l’Oriente, nel corso di due millenni, popolazioni di lingua diversa, incapaci di comprendersi a parole, hanno letto gli ideogrammi e compreso esattamente il loro significato. In passato la scrittura cinese era adottata dagli studiosi in un’area dal Tibet a Kioto. Ancor oggi un giornale scritto a Pechino può essere letto dai cinesi di tutto il mondo e anche dagli intellettuali giapponesi e coreani, che pure non sono in grado di comprendere le trasmissioni di Radio Pechino.
Insomma, l’idea di una espressione universale in pittogrammi è aliena alla cultura occidentale, ma è invece piuttosto vicina alla tradizione orientale.
E siccome tra pochi anni la maggior parte dei navigatori su Internet non saranno più occidentali e alfabetizzati, ecco che il tema di una nuova forma di scrittura,
visuale e universale, torna di grande pertinenza e opportunità.
Non si può certo escludere che gli ideatori dei futuri codici universali saranno orientali,
grazie alla loro tradizionale cultura ideografica.
Occorre d’altra parte ricordare che anche in occidente esiste una scrittura simbolica universale:
si tratta dei segni matematici. I numeri, infatti, esprimono sempre lo stesso concetto,
a prescindere dalla lingua in cui vengono pronunciati.
Insomma, nulla di nuovo è sotto il sole, nemmeno a ponente.

ASSOCIAZIONI DI IDEOGRAMMI
Vi sono altri concetti di base della scrittura cinese che vengono oggi applicati nelle Emoticon e nelle icone informatiche, e tra questi è importante l’associazione ideografica
dei segni.

Come è possibile rappresentare solamente con le immagini le migliaia
di parole che costituiscono il dizionario di una lingua?

Per creare le decine di migliaia di parole e concetti della lingua cinese, alcuni segni di base, detti “radicali”, vengono combinati tra loro e con altre figure.
Ad esempio, dall’ideogramma dell’”uomo” possono derivare numerosi composti.
Mettendo tre segni “uomo” insieme, i cinesi esprimono il concetto di “folla”:

Inserendo invece il segno “uomo” all’interno di un rettangolo,
si rappresenta il “prigioniero”:

La logica della associazione ideografica si ripresenta molto chiaramente nelle Emoticon e nelle icone informatiche. Anche nelle Emoticon la figura dell’uomo, e il volto, vengono associati ad altri segni (ad esempio le mani in diversi gesti espressivi, oppure pittogrammi che rappresentano utensili o oggetti della vita quotidiana) per esprimere un’ampia gamma di parole e concetti.

L’associazione ideografica viene utilizzata ampiamente nelle icone informatiche: ad esempio l’icona che rappresenta il documento, a forma di foglio, si abbina ad altri segni
per indicare il suo contenuto.


L’ARTE CINESE DELLA CALLIGRAFIA
Un’altra buona idea cinese è l’arte della calligrafia: dato che gli ideogrammi sono immagini, in Cina da sempre la scrittura è considerata un’arte visiva,
e si esprime con variazioni stilistiche e poetiche delle forme dei caratteri.

China graphia. Variazioni calligrafiche dell’ideogramma “donna”. 1987
Per i Cinesi la calligrafia è la quarta arte, dopo pittura, scultura e architettura. In una scrittura ideografica la forma dei segni è enormemente più rilevante che in una scrittura fonetica: in essi ancora si riconoscono figure sensibili all’espressività del pennello. Allo stesso modo le Emoticon, essendo una scrittura figurativa, sono condizionate dalla calligrafia. Se lo stile dominante oggi è quello fumettistico, sono pensabili Emoticon liriche, razionali,drammatiche, che nella loro forma calligrafica possono assecondare diversi generi letterari.

Analogamente, sarebbe opportuno cominciare a pensare ad un’arte delle Emoticon e dei codici visivi digitali, che per ora hanno assunto una forma espressiva minore,
superficiale e marginale. Al loro grande successo popolare non ha ancora corrisposto
una qualità artistica e culturale.





























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