Emoticon: espressioni e gesti
nella conversazione scritta


Emoticon e linguaggio infantile
L’espressione del volto è universale in quanto è tipica del genere umano, che si distingue dagli animali per il numero di muscoli facciali. Fin dall’infanzia l’homo sapiens sa comunicare con espressioni istintive, che poi si arricchiscono grazie all’esperienza sociale. Le Emoticon si basano su questo substrato linguistico universale, primitivo e infantile.

Quando parliamo dal vivo con un’altra persona, le espressioni del volto (sorrisi, pianti, smorfie, ecc…) e della voce (tono tremolante, entusiasta, minaccioso…) sono un aspetto fondamentale della conversazione.
Con l’avvento dell’Instant Messaging, centinaia di milioni di persone si sono trovate a dialogare tra loro a distanza utilizzando solo la scrittura, la tastiera del computer.
Le Emoticon nascono prima di tutto per consentire l’espressione immediata di emozioni, situazioni, concetti, nel corso di una conversazione scritta dal vivo. In un certo senso recuperano, nella scrittura dell’Instant Messaging, l’espressività gestuale che in una normale conversazione viene garantita dalle espressioni del volto e dalle modulazioni della voce.
I segni alfabetici della tastiera, infatti, non contengono gli elementi visivi e auditivi che aggiungono emozioni e messaggi alle normali conversazioni tra persone, e quindi le Emoticon colmano questa lacuna del codice alfanumerico, restituendo in parte la naturalità espressiva della comunicazione interpersonale.

SEGNALI IMMEDIATI E UNIVERSALI
Un’altra caratteristica delle Emoticon è l’immediatezza, vale a dire la capacità di comunicare un messaggio subito comprensibile per gli interlocutori.
Queste caratteristiche rendono le Emoticon un codice potenzialmente universale.
Nell’evoluzione dell’uso delle Emoticon si sta assistendo ad ulteriori passaggi molto interessanti, che potrebbero preludere a sviluppi futuri non sempre prevedibili.

UNO STILE E UNA POETICA PERSONALE
Non va dimenticato che molti cercano nelle Emoticon una modalità
per arricchire visivamente e personalizzare il proprio stile di scrittura e di comunicazione.
Gli utenti più evoluti arrivano a sviluppare spontaneamente una propria “poetica” delle Emoticon, uno stile personale nella chat multimediale.
Finora e per la maggior parte delle persone, ciò avviene semplicemente attraverso la scelta e la combinazione delle Emoticon esistenti. Uno sviluppo futuro molto interessante potrebbe essere, per gli individui più creativi, la produzione di un proprio alfabeto di Emoticon, coerente con il proprio stile e la propria personalità.

ESERCIZI DI SCRITTURA IN IMMAGINI
Alcuni tra gli utilizzatori più intensivi delle Emoticon arrivano a trasformarle in una vera e propria scrittura pittografica, sostituendo una parte consistente delle parole alfabetiche con immagini e icone. Questa tendenza è ancora incerta e contraddittoria, ma senza dubbio è riscontrabile con una certa frequenza. In alcuni casi l’utilizzo delle Emoticon come sostituto delle parole scritte deriva da un errore ortografico molto comune: l’utente abbina spontaneamente una icona ad una parola o ad una sillaba, e questo abbinamento si ripete continuamente, anche involontariamente, nella scrittura. Fenomeni come questo rivelano la necessità  e l’opportunità di diffondere alcune regole ortografiche nell’uso delle Emoticon, per renderle un codice davvero efficace e consapevole.

AVATAR E MASCHERE DELLA PERSONALITA’
In una comunicazione talvolta anonima, fredda e impersonale, come la chat, le Emoticon possono svolgere anche il ruolo di maschere e avatar del soggetto parlante. Diventano in questo caso una proiezione del suo ego, del suo carattere, dei suoi stati d’animo. Di volta in volta, per sottolineare specifiche situazioni, lo scrittore indossa nella chat le maschere facciali delle Emoticon. In un gioco comunicativo e relazionale costante, questi messaggi visivi possono sottolineare, o addirittura mascherare e tradire, il carattere e l’identità della persona: un timido può assumere la maschera di sfrontato, un bello diventa brutto, il maschile si trasforma in femminile, o viceversa.


Emoticon Mask. Maschere in cartapesta dorata. 2009.
La maschera è una forma espressiva che ha analogie con le emoticon: rappresenta il carattere di un personaggio, e ha una relazione ambigua con chi la usa. L’arte moderna nasce dagli studi di Picasso sulle maschere africane, ed anche Emoticon Art trae ispirazione dalla forza espressiva delle maschere tribali.

UNA FORMA MOLTO POPOLARE DI INTRATTENIMENTO
Molto spesso, soprattutto nelle conversazioni tra amici e conoscenti stretti, le Emoticon diventano una forma di intrattenimento. La faccina viene utilizzata come una caricatura di se stessi e degli altri, una smorfia esagerata e per questo comica. Alcune Animoticon sono vere e proprie Gags, battute visive che si diffondono in modo virale nella rete. Sono diffusissime le forme di insulti scherzosi,
più o meno pesanti, che ricorrono a gesti conosciuti o interpretati dagli utenti.






























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