Come si scrive con le Emoticon

Video “Come funzionano le Emoticon”
Le Emoticon possono essere create in svariati modi: disegnandole con programmi grafici, disegnandole a mano libera e poi digitalizzandole, utilizzando fotografie, video, programmi di animazione,
programmi tridimensionali.

I sistemi più diffusi di comunicazione on line, come Windows Live Messenger, hanno introdotto una elementare innovazione nella scrittura, che di fatto rende possibile la nascita del dizionario visuale.
Gli utenti hanno a disposizione una miriade di segni visivi, pittogrammi,
che possono acquisire e utilizzare nella propria comunicazione scritta con gli altri.

Ma come riescono gli utenti delle chat a scrivere in immagini,
dato che le tastiere funzionano solo con segni alfanumerici?

Il software consente loro di associare ad immagine una sequenza di lettere, quindi una parola.
Ad esempio, il pittogramma che rappresenta la casa può essere associato
alla parola “casa”, per cui quando l’utente scrive “casa” questa parola viene sostituita,
nel testo, dal pittogramma corrispondente.

La cosa sorprendente è il fatto che questo stesso segno ovviamente può essere associato da altri utenti, che parlano diverse lingue, alle loro parole corrispondenti, ad esempio in inglese “home”,
in francese “maison”, in tedesco “haus”.
Ecco allora che, come è accaduto con le Emoticon, anche molti altri segni visivi possono diventare di uso comune nella comunicazione scritta, e tra l’altro a differenza delle parole scritte in segni alfabetici,
possono essere universali.

LA TASTIERA ICONICA  E MULTIMEDIALE
Nei sistemi di scrittura On Line, come Messenger, l’utente ha a disposizione oltre alla tastiera alfabetica alcune  “tastiere iconiche”. Si tratta di repertori di pittogrammi selezionabili mentre si scrive. Il pittogramma selezionato compare nella riga della scrittura, alternato alle parole scritte nell’alfabeto fonetico.

Nella scrittura multimediale si possono inserire  oltre alle Emoticon,
le Animoticon (icone animate o piccoli video clip), ma anche suoni registrati,
colori
e caratteri speciali, immagini di fondo.
Il risultato è un sistema di scrittura multimediale, fortemente espressivo e innovativo, che offre allo scrittore digitale oltre all’alfabeto una tavolozza di elementi audiovisivi senza precedenti.

UNA SCRITTURA DISLESSICA, DISGRAFICA OPPURE INNOVATIVA E MULTIMEDIALE?
Per le nuove generazioni scrivere in forma multimediale è una forma di intrattenimento, ma anche una gradita trasgressione rispetto alla tradizionale cultura scolastica,
che fin dalla prima elementare impone lo standard rigoroso delle lettere alfabetiche.
Nella scuola, ogni trasgressione espressiva o personale rispetto all’alfabeto viene corretta e repressa, o addirittura considerata una forma di disturbo: la dislessia o disgrafia. I bambini che deformano le lettere, o le confondono con dei disegni, sono individui da correggere e riportare all’ordine alfabetico.
Secondo l’approccio classico della psicanalisi freudiana e della psicologia dell’età evolutiva, l’inserimento di elementi iconici nella scrittura può essere addirittura sintomo di malattia mentale,
oppure di regressione infantile.

Che dire allora dei milioni di adolescenti che oggi chattano utilizzando ampiamente
Emoticon e altri segni multimediali? Occorre reprimere il fenomeno, oppure è giunto
il momento di cercare di capirlo, interpretarlo correttamente, e coglierne i potenziali sviluppi?

Non è facile capire se siamo di fronte solo ad una forma di goliardia o trasgressione giovanile, oppure ai primi passi dei futuri codici multimediali e globali della rete, che si definiranno nelle prossime decadi del XXI secolo. Ciò dipenderà anche dalla capacità della cultura ufficiale, della società e dei media di interpretare la mutazione della scrittura, e di valorizzarne gli elementi positivi.


Video “la Divina Commedia in Emoticon
L’utilizzo di una lingua “volgare” come le icone per illustrare un testo come la Divina Commedia è una provocazione artistica che apre un dibattito sulla cultura del futuro.
Come Dante trasformò il volgare in lingua poetica, così è possibile evolvere i codici iconici digitali in linguaggi artistici. Creando una nuova miniatura ispirata alle icone dei nativi digitali.





























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_dei nativi digitali

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