Il codice universale dei gesti



Emoticon Mask. Elaborazione grafica digitale. 2009
Le classiche “faccine” digitali sono sovrapposte al corpo di un nativo digitale, quasi fossero maschere espressive; In effetti, come desiderava Marinetti, introducono nella scrittura la gestualità del narratore.


Lo sviluppo immaginabile delle Emoticon va nella direzione di un codice dei gesti.
Ma occorre chiedersi fino dove si può arrivare, quali sono i limiti di questa prospettiva di evoluzione.

Esiste un codice universale dei gesti,
comprensibile anche al di fuori di una singola nazione, o di un’area culturale?

L’etologo Desmond Morris ha dedicato le sue celebri ricerche proprio al codice gestuale,
approfondendone le origini nel comportamento animale, e cercando di capire la portata dei gesti nella comunicazione umana. Dal percorso scientifico di Morris risulta una risposta positiva:
in effetti esiste una vasta gamma di gesti utilizzati da tutta la specie umana.

La storia dell’arte universale è uno degli ambiti più importanti in cui questo codice dei gesti è stato utilizzato.
Da questo “vocabolario gestuale” naturale il popolo del web ha già estratto il codice delle Emoticon, e senza dubbio anche in futuro qui potrà attingere per arricchire e completare il codice universale dei gesti iconici.
I consueti sorrisi, saluti, sberleffi, smorfie minacciose si accompagnano a mimiche più sofisticate, che alludono a condizioni del pensiero, aneliti spirituali, ammiccamenti,
sottointesi, sottolineature espressive e molto altro ancora.
Un repertorio gestuale che per decenni ha alimentato il cinema muto
- in fondo anche quella era una forma di scrittura non verbale - e il teatro d’avanguardia.
Per noi occidentali il gesto non è mai stato fortemente codificato (se si escludono
importanti eccezioni come la tradizione della pittura figurativa o l’arte sacra, dove i gesti trovano un ruolo importante e strutturato). Altrove, ad esempio in India, per millenni si è invece assistito alla costruzione di grandiosi codici gestuali, come quelli che si possono osservare nelle sculture dei templi induisti, nelle movenze simboliche della danza sacra indiana, nel Kamasutra, nell’alfabeto delle mani,
il Mudra, che non ha paragoni nella cultura europea.



Motion Cromo. Stampa digitale.2006. Dettaglio
Motion Cromo investiga la relazione tra i gesti umani e il colore, associando a posture tonalità che esprimono emozioni simili. Il linguaggio mimico, usato nell’arte di tutti i tempi e codificato nel Mudra indiano, è oggi cruciale nel codice delle Emoticon.


Considerando il grande ruolo dell’India odierna nello sviluppo del software, non è da escludere che da quel enorme paese possa giungere un contributo creativo proprio nella creazione di nuovi codici gestuali per la scrittura digitale.

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